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Mimmo Locasciulli Quartet 'IDRA' - 2 luglio 2009 ore 21

Mimmo Locasciulli: pianoforte e voce
Alessandro Svampa: batteria e percussioni
Fabrizio Mandolini: sax tenore, alto & soprano
Matteo Locasciulli: contrabbasso

Concerto di apertura dell’Estate Musica Frentana.

Cantautore, compositore e collaboratore dei musicisti più importanti del panorama della musica italiana, Locasciulli propone il suo nuovo lavoro discografico e ripercorre tre decenni di carriera in un live intenso e coinvolgente.

Per informazioni: Associazione Amici della Musice "Fedele Fenaroli" tel. 0872-710241

Il 17° album di Mimmo Locasciulli si intitola “IDRA” e viene pubblicato, a quasi tre anni dal precedente “Sglobal”, con etichetta Hobo/Parco della Musica Record e distribuzione EGEA Music. Le registrazioni si sono svolte negli studi Dubway di New York e sono state completate nello Studio Hobo Recording. Alle registrazioni newyorkesi hanno partecipato tre musicisti considerati tra i migliori strumentisti al mondo: Greg Cohen al contrabbasso, Marc Ribot alle chitarre e Joey Baron alla batteria. Alle session italiane hanno partecipato due grandi musicisti del panorama jazz italiano come Gabriele Mirabassi al clarinetto e Stefano Di Battista al sax soprano. A completare il cast, altri ottimi musicisti quali Giovanni Imparato alle percussioni, Francesco Bigoni al sax, Matteo Locasciulli alla chitarra e un quartetto d’archi della Sinfonica di Brasciov (Romania). In un brano è presente l’Ensemble Mereuer, originalissimo gruppo di plettri. La produzione e la direzione artistica sono state curate, oltre che da Mimmo e da suo figlio Matteo, da Greg Cohen che da più di venti anni, ormai, è collaboratore fisso di Locasciulli, in studio e nei concerti live. Il titolo dell’album, “IDRA”, compendia l’essenza ed il contenuto delle nuove canzoni: Idra è l’isola greca dove, negli anni sessanta, grandi artisti quali Henry Miller e Leonard Cohen cercarono rifugio spirituale scrivendo alcune tra le più riuscite loro opere. Idra, inoltre, è il mostro con nove teste sconfitto da Ercole nelle sue mitologiche fatiche. Le nove teste sono il simbolo di alcuni “vizi capitali” dell’uomo ed Ercole rappresenta l’amore in tutta la sua essenza, che è il valore che porta l’uomo alla salvezza. Questi, sinteticamente, gli argomenti toccati nelle storie che Locasciulli racconta nelle sue canzoni. Le trame musicali sono perfettamente consone alle atmosfere evocate, passando dalle classiche ballads alle contaminazioni jazzistiche prodotte dalla creatività dei musicisti che lo accompagnano in questa nuova, affascinante avventura.


Una insolita nascita di canzoni
“Il sentiero di sassi faceva come un anello e mi si avvolse intorno legandomi alla notte...” Così comincia “Idra”, una bella poesia di Leonard Cohen che mi è capitato di rileggere e tradurre circa un anno fa. Idra non è solo una poesia, è un’isola della Grecia che fu riparo dell’anima per molti poeti e scrittori americani ed europei negli anni sessanta. Il nome di questa isola ha un suono semplice ma evocativo di significati davvero complessi. Idra è il nome del mostro con nove teste che nella mitologia greca fu sconfitto ed ucciso da Ercole. Nella interpretazione esoterica, poi, le nove teste rappresentano la lussuria, l’opulenza, il denaro, la paura, l’odio, il potere, l’orgoglio, la discriminazione e la crudeltà. In questa lettura Ercole è l’amore, cioè il valore che conduce l’uomo alla sua affermazione ed al suo riscatto. Idra, infine, è l’immenso mare che separa i migranti disperati da una qualunque forma di sbarco nei continenti della speranza. E’ stupefacente come delle piccole coincidenze possano a volte concatenarsi fino a determinare un evento. Ma, forse, la casualità è sempre all’origine di qualunque genere di opera. Queste immagini, così insolite nei miei pensieri, hanno acceso il motore della mia curiosità. Ho cominciato a mettere una nota dietro l’altra come spinto dalla necessità di raggiungere una qualche verità attraverso la fantasia o attraverso la cronaca impietosa di questo tempo, attraverso il suono di un nome o attraverso un qualunque piccolo indizio, o anche attraverso altre occasionali complicità creative. E così, credo senza alcuna consapevolezza, mi son trovato a curiosare. Ed ho visto lo sguardo delle persone, le loro facce smarrite e quelle stampate nelle vuote e pericolose icone di questo tempo assurdo, e i loro passi sbandati a rincorrere tutto quello che non è e tutto ciò che non sarà. E in mezzo a questa processione ho visto anche i contorni della mia stessa faccia ed ho avuto paura, forse di non essere sufficientemente diverso.. Come spesso accade a chi prova paura, ho trovato rifugio nella la fantasia e nella partecipazione e forse, alla fine, ho raggiunto il risultato che presumibilmente cercavo: raccontare “Idra” con tutto quello che c’è dentro ed intorno attraverso delle semplici canzoni, per fare la mia strada. Talvolta scrivere è un prodigio di autoanalisi, talvolta un fiume carsico che sprofonda e riemerge, talvolta soltanto un innocente viaggio. Avrò tempo per rifletterci. Per ora mi consola l’idea di avere fatto qualcosa di nuovo in un percorso diverso.

Mimmo Locasciulli



Mimmo Locasciulli è nato a Penne, in Abruzzo nel 1949. Alla fine degli anni sessanta, dopo esperienze con gruppi beat e rock si avvicina alla musica folk e folk- rock grazie alle frequentazioni con musicisti europei ed americani incontrati a Perugia, sede di una prestigiosa università per stranieri, dove egli studia Medicina. Nel 1971 si trasferisce a Roma ed entra nel cast del Folkstudio, il locale in cui hanno mosso i primi passi anche Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Nel 1975 proprio per l'etichetta "Folkstudio" viene pubblicato il suo primo album ("Non rimanere là") cui seguiranno, nel corso degli anni, altri 14 LP (di cui "Quattro canzoni di M.L.", Intorno a trentanni" e "Sognadoro", prodotti da De Gregori). Dal 1981 al 1983 Locasciulli collabora assiduamente con Francesco De Gregori partecipando in qualità di pianista e di artista ospite alla famosa "Tournée del pulmino" del 1981, alla successiva tournèe di Titanic e collaborando, al piano ed alle tastiere, alla realizzazione degli album "Titanic" e "La donna cannone". Nel 1985 partecipa al Festival della Canzone Italiana, categoria "Campioni",con la canzone "Buona Fortuna". Nell'estate dello stesso anno, nel corso della tournèe estiva, realizza un album "live'" cui partecipa, in qualità di ospite, il cantautore Enrico Ruggeri. Per l'occasione i due scrivono, cantano ed incidono insieme la canzone "Confusi in un playback" da cui prenderanno il titolo sia l'album, sia il fortunato tour teatrale che i due artisti intraprenderanno nel finire dell'85. Nel 1987 apre il concerto di Tom Waits in occasione del Premio Tenco assegnato al cantautore californiano, interpretando insieme a Ruggeri la versione italiana di "Foreign affair". Nasce un apporto di amicizia e di collaborazione con Greg Cohen, che di Tom Waits è musical director e contrabbassista e questa collaborazione, tuttora attiva, porta alla realizzazione di quattro album di Locasciulli ("Adesso glielo dico", "Tango dietro l'angolo", "Delitti perfetti", e "Uomini"), realizzati in Italia e negli Stati Uniti con musicisti italiani ed americani (tra cui Marc Ribot, The Uptown Horns, Lenny Pickett, Michael Blair, Charlie Giordano, Willie Schwarz ed altri) e di otto tour in Italia ed in Europa (Austria, Germania. Svizzera, Francia) tra il 1989 ed il 1995. Nel 1992 compone le musiche per l'opera teatrale "Jack lo sventratore" di Vittorio Franceschi, presentata in anteprirna al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel 1994 compone l'intera colonna sonora del film di Enzo Monteleone "La vera vita di Antonio H.", interpretato da Alessandro Haber, presente e premiato alla Mostra dei Cinema di Venezia dello stesso anno. "Uomini", disco in cui Locasciulli ritrova le sue prime atmosfere folk-rock, contenente tra l’altro "Il suono delle campane" - scritta e cantata con De Gregori -, viene pubblicato nel Maggio 1995. A tre anni esatti da "Uomini" vede la luce "Il Futuro", album di cover - tributo ai più grandi compositori rock contemporanei, da Dylan a Tom Waits, da Leonard Cohen a Randy Newman, da Elvis Costello a David Byrne ecc.. Anche in questo album Locasciulli e De Gregori (celato sotto lo pseudonimo di Cereno Diotallevi) cantano un brano in duo e per l’occasione scelgono la bellissima "Powderfinger" di Neil Young. All’attività di cantautore Locasciulli alterna quella di produttore: Stefano Delacroix ("Ribelli" , "La legge non vale"), Goran Kuzminac ("Fragole e pugnali"), Claudio Lolli ("Viaggio in Italia") ed Alessandro Haber ("Haberrante", "Qualcosa da dichiarare") sono le sue più recenti produzioni, pubblicate (con distribuzione Sony Music) per la sua etichetta Hobo. Nel Giugno 2002 viene pubblicato il quattordicesimo album dal titolo “Aria di famiglia”, doppio CD contenente 20 tra le più belle composizioni di Locasciulli (tutte rivisitate negli arrangiamenti) più quattro inediti e più la colonna sonora del film “La vera vita di Antonio H”. Nel disco sono presenti Artisti ospiti quali Enrico Ruggeri (con cui Mimmo ha scritto il brano “Aria di famiglia” ed insieme al quale reinterpreta “Confusi in un Playback”), Paola Turci, insieme alla quale canta “Il suono delle campane”, Andrea Mirò con cui duetta in “Due amiche”, Paolo Fresu, tromba e flicorno in “Ballando” e “Una vita che scappa”, Greg Cohen (contrabbasso) e Francesco De Gregori in qualità di chitarrista acustico. Nel Luglio 2003 viene pubblicato, per il mercato di lingua tedesca, un CD singolo nato dalla amicizia e dalla collaborazione con Büne Hüber, leader di una rock band molto popolare in Svizzera e Germania (Patent Ochsner), in cui Locasciulli canta la versione italiana di una bellissima canzone di Büne ("Hotelsong") insieme al suo autore, e quest'ultimo interpreta in versione tedesca una delle più struggenti canzoni di Mimmo, "Natalina". Nel mese di Gennaio 2004 Locasciulli pubblica il suo 15° album “Piano piano”, totalmente acustico, in cui ancora spicca la presenza del grande contrabbassista Greg Cohen. Nell’album sono incluse anche “Hotelsong” (con Büne Huber), un tributo a Piero Ciampi (“Tu no”) e “Olio sull’acqua”, scritta a sei mani con Enrico Ruggeri e Francesco De Gregori. Nel Maggio 2006 viene pubblicato il 16° album, "Sglobal", prodotto da Greg Cohen e dallo stesso Locasciulli, realizzato tra Roma e New York con la partecipazione di alcuni importantissimi artisti ospiti: Frankie Hi-Nrg, con cui Mimmo ha scritto e cantato la title-track, Alex Britti alla chitarra elettrica in "Aiuto!", Stefano Di Battista al sax in "Perso e trovato" ed in "Sglobal" e lo straordinario chitarrista americano Marc Ribot presente in più canzoni. Nei primi mesi del 2007 Locasciulli partecipa ad una iniziativa del Comune di Torino, eletta insieme a Roma capitale mondiale del libro, componendo delle musiche su alcune poesie di Leonard Cohen, da egli stesso tradotte. Il concerto presentato a Torino viene replicato al Cairo, nell'ambito della Fiera Internazionale del Libro, in cui l'Italia è ospite d'onore. Le emozioni raccolte in questo viaggio, moltiplicate dall'influenza esercitata dalla poesia di Cohen costituiscono il punto di partenza delle nuove composizioni di Mimmo. Il cerchio si chiude nel giugno 2008 quando egli partecipa, insieme a Lucio Dalla e Luca Carboni ad un concerto nell'isola di Lampedusa, in occasione di una cerimonia dedicata ai popoli migranti. Due mesi dopo le canzoni sono scritte e nel maggio 2009 vede la luce il 17 album di Mimmo, "Idra" (pubblicato con qualche mese di anticipo in Svizzera), che lo stesso autore considera il suo più importante, profondo e sofferto lavoro. "Idra", è stato prodotto da Cohen, Locasciulli e suo figlio Matteo, anche questa volta negli studi Dubway di New York e concluso nello Studio Hobo Recording, alle porte di Roma. L'album viene impreziosito dalla partecipazione di due eccezionali musicisti statunitensi, con i quali Greg abitualmente collabora: Marc Ribot, considerato il più geniale ed innovativo chitarrista degli ultimi venti anni e Joey Baron, indubbiamente un numero uno tra i batteristi viventi. Nell'album sono presenti anche due meravigliosi jazzisti italiani, peraltro popolarissimi in tutto il mondo: Stefano di Battista al sax e Gabriele Mirabassi al clarinetto.

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