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Sogno di un mattino di primavera di Gabriele D'Annunzio

19, 20 e 21 luglio 2010 ore 21.30 - Teatro Fenaroli, Lanciano

Grande Evento Internazionale

XV° Rassegna Internazionale di Letteratura e Teatro

Arte a Viva Voce dai Cinque Continenti Europa/America

Compagnia Teatrale S.T.C.M.

“Quadro Omaggio all’Abruzzo” poesia dialettale, canto, musica e danza

“Sogno di un Mattino di Primavera” di G. D’Annunzio

Tragedia in 1 Atto – versione integrale

Adattamento e regia Carlo Merlo

Info e prevendita: Pinguino Viaggi, corso Bandiera 90, Lanciano. Tel 0872-716085

"Sogno di un mattino di primavera" racconta la vicenda terribile e appassionante di Isabella, in un'atmosfera sospesa tra il sogno, la follia, l'angoscia, il mistero e la morte e in cui la rinascita della primavera fa da corona. Demente, dopo aver tenuto su di se' per tutta la notte l'amante agonizzante che il marito le ha massacrato tra le braccia, Isabella in un mattino di primavera ha un nuovo sogno che, lontano dal sangue e dall'orrore, promette felicita' e una diversa vita tra le piante del giardino. Il suo desiderio di trasfigurazione, al colmo di un percorso nel dolore e nella follia, viene compreso tra quelli che sono piu' vicini alla sua sensibilita', il dottore e Virginio, fratello dell'ucciso. Tutta la natura intorno e i personaggi che le vivono accanto rievocano con enfasi tragica la fosca vicenda dell'uccisione e del delirio di Isabella. Nel momento piu' alto della sua follia, la demente cogliendo un ramo lo trasforma in una ghirlanda, simbolo dell'eterna rinascita, della primavera, dell'unione di vita e morte. "Definito da Luca Leonello Rimbotti 'un cammeo di prodigi' questo poema di D'Annunzio e' tra i piu' interessanti lavori da proporre sul palcoscenico ed e' la tragedia piu' trascurata e non valutata artisticamente di tutto il teatro dannunziano".

Il Vate scrisse l'opera per Eleonora Duse e lei la interpreto' in Francia nel 1898, in cui si nota il seme di tutte le tragedie che il poeta scrisse successivamente. D'Annunzio non aspirava ad un dramma simbolista alla Maeterlinck, ma al contrario, ad un testo sperimentale, eversivo sia sul piano del linguaggio scenico che su quello dei contenuti, ad un teatro soprattutto che si inserisce pienamente in quella rivoluzione scenica che scuoteva la scena europea. Uno dei vertici della drammaturgia italiana del Novecento, ma anche un'esperienza fra le piu' spregiudicate e innovatrici. L'autore creo' un teatro di grande respiro lirico, originale nel linguaggio scenico e sostenuto da uno straordinario rigore creativo. La febbre, la frenesia, la demenza inducono a immaginare un rinnovarsi della tragedia antica, scintilla suscitatrice della tragedia nuova. L'interpretazione recitativa del testo, "alla greca", sara' senza nessun aiuto tecnologico, nessuna amplificazione microfonica, e rappresentato come l'avrebbe sognato D'Annunzio, con lo spessore della tragedia classica. Questa e' contemplazione della tragedia, rievocazione della stessa, ritorno del pensiero affascinato ad essa e in essa, per un segno, una traccia, una testimonianza che se ne ritrovi". La compagnia S.T.C.M. (Studio Teatro Carlo Merlo) aggiunge con "Sogno di un mattino di primavera" di Gabriele D'Annunzio, un altro capolavoro dimenticato, agli altri recuperi di testi inediti gia' effettuati come l'atto unico "Filosoficamente" di Eduardo De Filippo e l'atto unico "Il Polemoscopio o La Calunnia smascherata dalla presenza di spirito" di Giacomo Casanova. Lo spettacolo teatrale sara' preceduto da un "Quadro omaggio all'Abruzzo" , ossia uno sguardo all'Abruzo della poesia, del canto, della danza popolare e della musica, realizzato dagli stessi attori della compagnia S.T.C.M. con la collaborazione del noto antropologo Francesco Stoppa.

 

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