Teatro Dialettale - E il sommo poeta disse a me
- Pubblicato in Teatro Dialettale
- Letto 2848 volte
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
Compagnia Pizzitana - Pizzo Calabro
Liberamente ispirato a “Sogno di una notte di mezza sbornia” di Athos Setti
La commedia scritta da Athos Setti e completata e rivisitata da Eduardo, a cui va il merito finale dell’operazione nel 1936, è stata tradotta in dialetto calabro dalla compagnia Pizzitana che torna dopo 4 anni e la vittoria nella prima edizione, con questa simpatica e grottesca storia di un povero uomo. Il protagonista viene invitato, da Dante Alighieri in persona, attraverso un sogno fortunato, a giocarsi al lotto una serie di numeri. C’è un però. Il giocatore vincerà l’ingente somma ma l’aggregarsi dei numeri esprimerà la sua data di morte. Lo scetticismo iniziale scompare quando la vincita si verifica puntualmente ma naturalmente scatterà la consequenziale veggenza, ovvero la data prevista del decesso. La famiglia, impegnata in una divertente scalata sociale, sgrammaticata e ridicola, ignora del tutto le paure dell’aspirante morituro che si prepara al trapasso fissato per le ore 13 di un giorno che arriva velocemente.
Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30)