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LA LUPA

RECENSIONE SPETTACOLO TEATRALE “LA LUPA”

Il giorno 30 novembre, in occasione dell’apertura della stagione teatrale di prosa 2015-2016, è stato rappresentato nel Teatro Fedele Fenaroli lo spettacolo “La lupa”. Gli attori interpreti delle parti principali sono stati Lina Sastri e Giuseppe Zeno; oltre a loro sono stati presenti diversi altri attori nel cast il quale appariva, dunque, piuttosto numeroso; ciò nonostante ogni attore, attraverso il proprio personaggio, è riuscito, a suo modo, ad emergere nella narrazione. La storia parla di una donna che viene soprannominata “Lupa” perché non è mai soddisfatta delle relazioni che ha con gli uomini. Ella è una donna che cerca, senza sosta e senza scrupoli, tra i mariti, i figli o i nipoti delle donne del villaggio, una “preda” che la appaghi. Proprio per questa ragione, nessuno, nel villaggio, vuole avere a che fare con lei e le donne, quando la scorgono anche in lontananza, si fanno il segno della croce. Un giorno mette gli occhi su un giovane di nome Nanni il quale non la vuole sentire perché è innamorato della figlia. La lupa, allora, che non può fare a meno di lui, acconsente al suo matrimonio insieme alla figlia e mette loro a disposizione la propria abitazione al fine di poter avere Nanni quotidianamente in casa, in quanto suo genero. All’insaputa di sua figlia, la lupa continua ad importunarlo nonostante i suoi rifiuti e Nanni, alla fine, cede. Quando la figlia si accorge della tresca litiga aspramente con la madre definendola “ladra”. Allora il giovane, esasperato dalla situazione e dalla presenza insistente della lupa che lo tormenta, in un atto di collera, la uccide. Questo spettacolo è caratterizzato da una forte drammaticità delle scene e da un miscuglio di sentimenti e stati d’animo quali, ad esempio, l’odio, la disperazione, l’inganno. I costumi sono semplici, ma funzionali ad una resa maggiore dell’ambientazione; essa viene visivamente espressa al pubblico tramite una realistica scenografia raffigurante un campo di grano. Suggestivi anche gli effetti sonori tutti miranti a rifinire la narrazione attraverso quegli elementi che ne definiscono anche le più minime sfumature. Nel complesso la rappresentazione è stata godibile e, cosa importante, è risultata credibile anche grazie alla superba interpretazione della protagonista che, soprattutto negli attimi più intrisi di pathos, ha mostrato completa e matura capacità attoriale dalla quale il pubblico è stato profondamente colpito. 

Luca Cerrone, classe IIA

Liceo Classico Vittorio Emanuele II

Lanciano

 

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