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PARENTI SERPENTI

Parenti serpenti è un’amara e divertente commedia teatrale conosciuta grazie all’omonimo film di Mario Monicelli del 1992, portata sul palcoscenico del Fenaroli dal regista Luciano Melchionna e interpretato da Lello Arena, Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona.

La commedia racconta un Natale passato a casa dei genitori, ormai anziani, che aspettano con ansia come ogni anno di rivedere i figli che vivono lontani. I figli tornano a casa affettuosi e premurosi, in atmosfera apparentemente magica e perfetta, piena di ricordi, affetti e tradizioni, come i taralli fatti in casa della mamma, lo scambio dei regali, la messa di Natale. Ma ben presto si scoprono problemi, nevrosi, ansie, conflitti portati da ogni membro della famiglia: la situazione cambia in un crescendo di situazioni assurde ed esilaranti che ci fanno riflettere sulla falsità e l’ipocrisia spesso presenti nei giorni di santissima festività.

Lello Arena interpreta il ruolo del padre, nonché narratore della vicenda. L’unico, forse, che si è resto conto della situazione ostile che si nasconde dietro quelle canzoni natalizie e tavole imbandite. E qui sorge il dubbio: è davvero un genitore in demenza senile o, stanco della realtà, si diverte a cambiarla e provocare tutti?

In conclusione, si arriverà alla più semplice ma più tragica risoluzione del problema, quasi un paradosso, che farà luce sull’incoerenza e la meschinità dei figli, che da esseri umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.

Che cosa prova quando va in scena in questo spettacolo?

Lello Arena: Ho Sempre una crisi di panico 5 minuti prima dello spettacolo. Cambiare personaggio è molto difficile, perché quando sali sul palco devi diventare qualcun altro. In questo caso, rappresento una tragedia insopportabile da vivere nella realtà e mi immedesimo a tal punto che soffro veramente.

Come vi siete avvicinati al teatro?

Lello Arena: Ho iniziato a sei anni dalle suore. Ricordo di aver recitato in occasione del compleanno della madre superiora e di aver ricevuto un bacio da parte sua perché ero risultato uno dei più meritevoli. Potete immaginare che ricevere un bacio da una signora anziana non è molto gradevole per un bambino di 6 anni! (dice ridendo)… Se non ho smesso allora, non smetto più. Ad oggi, ogni serata a teatro è irripetibile. Il teatro è un gioco meraviglioso che ci obbliga a diventare meglio di come eravamo prima.

Giulia Sorge III DL dell'Istituto di istruzione superiore De Titta-Fermi di Lanciano

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