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Pensaci Giacomino

Recensione dello spettacolo “Pensaci Giacomino” del 2/11/2019 con la regia di Fabio Grossi e con Leo Gullotta, Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Cristina, Gaia Lo Vecchio, Valerio Santi, Sergio Mascherpa, Marco Guglielmi.

La pièce teatrale porta in scena “Pensaci Giacomino” scritto nel 1917 da Luigi Pirandello. Agostino Toti ha settan’anni ed è un professore di liceo prossimo alla pensione. Da poco tempo ha preso in moglie la giovane Maddalena, figlia del bidello della scuola. Il professor Toti ha deciso di aiutare la donna con la propria imminente pensione; questo è un gesto disinteressato volto a far del bene a una giovane di bassa estrazione sociale, per di più incinta. Così il professor Toti ha deciso che a godere della sua generosità sarà anche Giacomino, poiché padre del bambino che Maddalena porta in grembo. Ma il piccolo di due anni e mezzo già fa parlare male la gente del paese, che è scandalizzata dall’atteggiamento del professore. Per porre fine alla situazione il professore prende la decisione di uscire con il bimbo diretto a casa di Giacomino, con l’intento di capire che cosa stia succedendo. Nel dialogo con Giacomino il professor Toti scopre che il ragazzo si è fidanzato con un’altra giovane e non vuole avere più niente a che fare né con lui, né con Maddalena, e che rinuncia a tutto. Ma il professore non può accettarlo e affronta il giovane minacciandolo di andare con il bimbo a fare una scenata dalla sua nuova fidanzata. Giacomino, allora decide di assumersi le proprie responsabilità: crescere il proprio figlio e stare con Maddalena. Nell’incontro pomeridiano con il cast e il regista della compagnia, i ragazzi hanno esposto le proprie domande e curiosità agli attori riguardo lo spettacolo e in particolare si è evidenziato come i temi trattati da Pirandello nel testo sembrino persistere dopo quasi un secolo dalla sua composizione. Il canonico sipario rosso, in questa rappresentazione, viene sostituito da una tenda raffigurante dei volti (le maldicenze tipiche di una piccola realtà cittadina). Le musiche originali di Giordano Mazzocchetti, aprono la scena sulla scuola siciliana in cui insegna il professor Toti. Nella scena sono riportati gli stessi volti presenti sulla tenda-sipario, per mezzo di pannelli scorrevoli, i quali muovendosi, negli intermezzi musicali, determinano il passaggio da un atto all’altro. Gli attori sono riusciti, chi più chi meno, a immedesimarsi nel proprio personaggio e cogliere il messaggio da tramettere al pubblico. Tra questi, in particolare, emerge Leo Gullotta che veste i panni del professor Toti perfettamente. Lo spettacolo dà adito a molti spunti di riflessione riguardo le tematiche che tratta, inducendo lo spettatore a compiere un’analisi critica nei confronti della realtà che lo circonda, arrivando alla conclusione che, nella maggior parte dei casi, non è mai come appare.

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