Logo
Stampa questa pagina

GERICO INNOCENZA ROSA

Al Teatro Fenaroli di Lanciano, il 25 novembre, si è assistito al meraviglioso spettacolo intitolato “Gerico Innocenza Rosa”, scritto e diretto da Luana Rondinelli, che ha visto Valeria Solarino raccontare in un monologo intriso di mille emozioni la storia di transizione di Vincenzo, che diventerà Innocenza Rosa.

Il tema della scoperta di sé, della propria identità e di quella di genere, la comprensione e l’accettazione che viene innanzitutto da noi stessi, la lotta contro un mondo ancora troppo radicato in vecchie idee e ancora il bullismo dei compagni di scuola nei confronti di un compagno diverso, la violenza famigliare e domestica, tutti temi trattati attraverso i ricordi del dolore, della paura, della rabbia, della tristezza di un viaggio difficile ma anche della dolcezza, dell’affetto e dell’amore che provengono dalla nonna di Vincenzo\Innocenza Rosa che si chiama anch’essa Innocenza e che è infatti la prima a comprendere realmente il nipote e che non mostra nessuna difficoltà nel capirlo e nell’amarlo. Lei, che comprende forse la paura di non poter essere realmente liberi, avendo subito a lungo la crudeltà del marito, è il principale, se non unico, sostegno che ha, soprattutto contro una madre che non riesce altrettanto facilmente a comprendere e riconoscere questa verità.

Il contrasto tra questi due personaggi viene messo in evidenza numerose volte: il tono e le parole dolci quando si racconta la complicità con la nonna, entrano in contrasto con la durezza e la tensione chiaramente percepibili nei confronti con la madre. Tutto ciò, oltre ad evidenziare le emozioni e i rapporti tra i personaggi, coinvolge direttamente lo spettatore che si sente travolto e coinvolto in una storia di scoperta di sé stessi che forse riguarda un po' tutti e che affronta tematiche estremamente attuali di cui si parla poco e che si temono tanto.

Si tratta di una giostra di emozioni che sale e scende in un continuo alternarsi di tristezza, dolcezza e infine speranza che, al mondo, ci possa essere più di una nonna Innocenza.

Sara Sarchese - liceo classico Vittorio Emanuele II

Privacy Policy