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Todo Modo - 9 gennaio 2009

Un autore singolare che, nella trasformazione narrativa di quest’ultimo quarantennio si è imposto sulla scena nazionale, è di certo Leonardo Sciascia (1921 – 1989). I grandi successi di Sciascia si muovono fra ricostruzione storica e inchiesta sul presente, adottando trame tipiche del romanzo poliziesco. Attraverso la sua opera ‘Todo Modo’ (1974), l’autore indaga con lo sguardo la corruzione, il pregiudizio, la pericolosa contaminazione di mafia e politica che minano la società civile nazionale. ‘Todo Modo’ ha la struttura di un giallo, in esso si racconta di alcuni delitti commessi in un eremo, trasformato in albergo, durante degli esercizi spirituali tra politici, intellettuali, industriali e un potente prete gesuita, Don Gaetano. Questi delitti riveleranno i giochi di potere degli uomini che si trovano nell’eremo. Nella rappresentazione teatrale del regista Fabrizio Catalano Sciascia, i due personaggi principali sono magistralmente animati da due grandi attori: Paolo Ferrari, è l’importante scrittore sarcastico e acuto che si scontra con Don Gaetano, Giuseppe Pambieri, che caratterizza il personaggio molto complesso, raffinato e intelligente del prete gesuita, che affronta e si confronta con gli altri ospiti ed è infine l’ultima vittima eccellente. Il romanzo è un violento attacco alla politica dei cattolici in Italia e un’anticipazione inquietante, profetica, di ciò che sarebbe successo di lì a poco, con il rapimento e l’omicidio del Presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, da parte delle Brigate Rosse nel 1978.

Federica Piucci

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