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se devi dire una bugia dilla ancora più grossa

Il 9 dicembre alle 21 e’ stato rappresentato presso il Teatro Comunale “Fedele Fenaroli” di Lanciano lo spettacolo teatrale “se devi dire una bugia dilla ancora più grossa” dalla regia di Gianluca Ramazzotti.

Hotel Palace. Suite 648. Invece di presenziare al Consiglio dei Ministri, l’On. De Mitri, ministro del governo sta per trascorrere la notte con la sua amante, capo dell’ufficio stampa dell’opposizione. Per la gioia dello spettatore nulla andrà come previsto. Un cadavere appare dietro la grande e “difettosa” finestra, il personale dell’albergo è estremamente invadente e rende impossibile all’On. De Mitri camuffare il misfatto. Può contare sul suo fedele, ingenuo, goffo, ma allo stesso tempo sagace e risoluto portaborse, Mario Girini, che nonostante le continue attenzioni e pensieri nei confronti ella madre malata e della sua infermiera rimaste a casa, sarà costretto ad affrontare incredibili situazioni.

Commedia dal sapere europeo “se devi dire una bugia dilla ancora più grossa” è la versione italiana della nuova ed esilarante creazione di Ray Cooney, fregiata dal premio Lawrence Olivier come miglior commedia dell’anno a Londra. Portata per la prima volta in Italia da Gianluca Ramazzotti con Antonio Catania e Miriam Mesturino, suffragati dall’esuberante personalità di Raffaele Pisu e Nini Salerno.

L’episodio, quanto mai attuale, risulta estremamente coinvolgente per lo spettatore che trova davanti a sé situazione grottesche che è disposto ad accettare reagendo con una grossa risata, che sazia le aspettative di chi assiste ai frizzanti equivoci che movimentano e sorreggono l’intera finzione teatrale, apparendo questa così oltremodo solida. Una moderna commedia degli equivoci dai connotati plautini, basata sulla confusione, sulla finzione, sugli scambi di identità, su intrecci che si ingarbugliano con lo svolgersi della vicenda, su atmosfere grottesche, che allietano e distraggono lo spettatore. Ci appare in modo molto evidente, assolvere ad un ruolo primario l’intero complesso scenografico che aiuta e giustifica gli inconvenienti e gli errori voluti, anelati, che consentono allo spettacolo di assumere un ritmo veloce. Una genuina comicità che permette comunque di riflettere su un’ipotetica situazione politica di un paese, governato dai fautori dei medesimi equivoci e misfatti che tentano di camuffare quando lo scandalo sta per scoppiare. Le menzogne per salvaguardare l’immagine ed il timore dell’opinione pubblica sono alla base dello spettacolo che con chiari e taglienti riferimenti all’attualità suscitano in noi spettatori assai coinvolti nella rappresentazione, ma inconsciamente consapevoli, una spensierata risata, che contiene però un pizzico di amarezza.

Giulia Sideri

Liceo Ginnasio Statale "V. Emanuele II", Lanciano

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