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Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa - recensione

Rappresentata la commedia "Se devi dire una bugia dilla grossa" con un successo clamoroso, torna sulla scena lo stesso spumeggiante cast proponendo il seguito della riuscita rappresentazione, con il titolo "Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa": la coinvolgente simpatia di attori come Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino, Ninì Salerno, Raffaele Pisu e Lucia Lentini suscita curiosità negli spettatori, che si trovano coinvolti in una serie di situazioni imbarazzanti.

La commedia, che si sviluppa in due atti, ha dei meccanismi scenici che scatenano la risata: la sontuosissima suite 648, del Palace Hotel, sarà teatro non solo del flirt tra i due personaggi ma degli intrecci, dove la chiave di tutto è la bugia. L'Onorevole De Mitri e la sua amante, la sig.ra Rolandi, segretaria del capo dell'oppisizione hanno in programma di passare la notte insieme, invece di prendere parte alla seduta del Consiglio dei Ministri. Il ritrovamento di un cadavere nella finestra della loro camera sarà la prima delle tante vicende che dovranno affrontare. E le affronteranno con ironia e astuzia! Così, con l'aiuto del fedele portaborse di De Mitri, Mario Girini, prende inizio tutta la scoppiettante vicenda con la partecipazione del personale dell'hotel troppo impiccione e degli effettivi partner dei protagonisti.

Un espediente importante per la riuscita della commedia è senza dubbio la tecnica dell'"orologeria", in quanto le scene si muovono attraverso porte che si aprono e si chiudono in perfetto sincronismo. Lo spettatore si trova catapultato in un diabolico intreccio (fatto di meccanismi complessi, di bugie, di situazioni comiche) che parte dalla commedia, tocca la farsa e torna sulla commedia. Dunque si tratta di un genere facilmente riproducibile da un autore come Ray Cooney.

Si delinea, purtroppo, una situazione tristemente attuale: la società corrotta e l'uomo che, quando detiene il potere, troppo spesso perde i valori morali. Ed è proprio questa la chiave del successo di questa commedia.

Michela La Penna, 3 B Liceo Classico Vittorio Emanuele II
Ultima modifica ilSabato, 21 Gennaio 2012 13:03

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