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Questa sera si recita a soggetto

Nel voler descrivere la rivoluzione che stava prendendo vita nei teatri europei intorno agli anni ’20, che vedeva la nascita della figura del regista e il conseguente senso di smarrimento degli attori, i quali venivano per la prima volta privati della loro libertà di esprimersi e di muoversi sul palcoscenico per essere sostituiti dalla presenza di un copione, Pirandello scrisse una trilogia di opere ispirate alla sua smisurata passione per il meta teatro: “Sei personaggi in cerca di autore”, “Ciascuno a suo modo” e “Questa sera si recita a soggetto”.
E’ proprio quest’ultima commedia che Mariano Rigillo, grande protagonista sulle scene italiane degli ultimi anni, ha pensato bene di riproporre in uno spettacolo esilarante che scavalca le pragmatiche distanze tra il pubblico e gli attori ed elimina quel sipario che scinde la realtà dall’illusione.
La rappresentazione infatti si sviluppa tra il continuo montarsi e smontarsi della macchina scenica, nei frequenti battibecchi tra capocomico e gli attori che rivendicano la loro autonomia nell’ esprimersi in virtù della propria professionalità; sino ad arrivare alla cacciata dello stesso regista e alla drammatica conclusione evocata dal metodo Stanislavskij, nella quale l’immedesimazione dell’attrice nel personaggio interpretato si spinge a tal punto da sfiorare la morte reale, in un momento di suspense nel cui epilogo avremmo probabilmente sentito Pirandello tra il pubblico gridare: “Tutto il teatro recita!”.

Francesca De Simone Liceo Classico IA
Ultima modifica ilGiovedì, 08 Marzo 2012 09:38

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