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A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI?

Eduardo Parascandolo, marchese spiantato, conduce una vita da vagabondo, filosofeggiando intorno alla inutilità del denaro e magnificando la vita oziosa e contemplativa. Raduna intorno a sé un gruppetto di persone alle quali predica l'inutilità del lavoro e il disprezzo del denaro. Convinto di ciò, un adepto, Vincenzino, lascia il suo lavoro. Quasi contemporaneamente a Vincenzino, ormai squattrinato, viene annunciato l?arrivo di una eredità da un parente morto in America. Molte cose cambiano nella sua vita e nella sua storia. A Vincenzino, che è ormai riconosciuto da tutti come ricco erede , servono i quattrini? Il finale dimostra che non sempre il denaro serve a raggiungere una vita agiata. la commedia, apprezzatissima dagli spettatori del teatro Fenarolli, ha suscitato sia ilarità presso gli spettatori per l'esposizione di concetti filosofixi in maniera utilitaristica ed ingannevole, sia per un certo senso di realismo e di verosimiglianza del paradosso della trama stessa.

Luigi de Filippo , figlio di Peppino e nipote di Eduardo con questa tournee prosegue e tramanda il grande filone della commedia napoletana della seconda metà del '900 i cui massimi interpreti furono gli stessi Eduardo e Peppino.

Commedia di eccezionale brillantezza, con un piglio satiraggiante ed ironico, che dimostra, ieri come oggi, l'inconsistenza dell' avere e come si possa facilmente apparire in condizioni abbienti o socialmente più elevate senza il minimo fondamento effettivo.

 

LICEO GINNASIO ?VITTORIO EMANUELE II? , di GIUSEPPE MARINI IA, ANNO SCOLASTICO 2011/2012.

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