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TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

Fresca, scoppiettante e briosa. Così possiamo definire con tre semplici aggettivi la compagnia teatrale dell’Alba di Ortona, composta da un gruppo di giovani ragazzi, uniti tra loro da una profonda passione per l’arte del musical; si è esibita lo scorso 18 dicembre presso il teatro Fedele Fenaroli di Lanciano, interpretando “Tutti insieme appassionatamente” sotto la regia di Fabrizio Angelini.
Il pubblico, grazie all\\\'estrema bravura degli attori e alla magnificenza della scenografia (formata da grandi teli che si alzavano e si abbassavano all\\\'occorrenza per coprire o scoprire i giusti arredi scenografici), non ha trovato alcuna difficoltà a calarsi immediatamente nel contesto storico in cui era ambientata la vicenda. Siamo nel 1938, a Salisburgo; qui Maria, una novizia che sta per prendere i voti, viene mandata dalla sua Maestra come istitutrice presso i sette figli del comandante vedovo della Marina Imperiale Austriaca, Georg Von Trapp. I bambini all\\\'inizio si dimostrano ostili nei confronti della nuova governante (la dodicesima) ma, non appena cominciano a ricevere da lei quell\\\'affetto che la loro madre non aveva mai potuto offrirgli e che le altre governanti non avevano saputo dargli, iniziano ad apprezzarla e, a causa dei numerosi viaggi del padre, Maria diviene l’unico punto fermo dei ragazzi. I bambini, con le altre undici tate, non avevano goduto a pieno la loro infanzia: niente giochi, niente canzoni; sfogavano tutta la loro fantasia facendo degli scherzi alle governanti. Con Maria non riuscirono a trovare alcun motivo di tenderle dei tranelli, con lei potevano esternare tutta la loro giocosità cantando, ballando e scherzando. Questa situazione inizialmente irrita il comandante, che alla fine dovrà però ricredersi, dato che Maria era stata l’unica in grado di ripristinare la situazione di serenità che si respirava in quella casa nel periodo prima della morte della moglie. Il signor Von Trapp decide di riconvolare a nozze con una baronessa, nonostante l’affetto smisurato che i figli provavano per Maria. Durante un ballo, organizzato dalla stessa baronessa, il comandante si vede costretto a ballare con Maria e, proprio in questo momento, i bambini si accorgono che tra i due vi è una sorta di attrazione reciproca. Maria, in crisi mistica, decide di ritirarsi in convento per prendersi una pausa di riflessione. Qui, confortata dalle dolci parole della madre badessa, capisce che il suo amore non è più rivolto solamente verso Dio, ma anche e soprattutto verso il signor Von Trapp. Tornata indietro Maria gli dichiara tutto il suo amore e il comandante non esita a sciogliere il fidanzamento con la baronessa. Durante la loro luna di miele arriva la guerra anche in Austria e il capitano, per sfuggire ai nazisti e per mettersi in salvo con la sua famiglia, decide di partecipare con Maria e i suoi figli al festival canoro di Salisburgo. La famiglia Von Trapp riesce a vincere e approfitta del tempo impiegato durante l’allestimento della premiazione per fuggire dapprima nel convento di Maria, sotto la copertura delle suore, e successivamente in Svizzera.
La vicenda è intrigante e le eccellenti qualità canore e fisiche degli attori la rendono ancora più entusiasmante e coinvolgente, tant\\\'è che non si riesce ad uscire da teatro senza canticchiare tra sé e sé una delle splendide canzoni del musical.

Valentina Di Nunzio, III A Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” Lanciano
Ultima modifica ilVenerdì, 04 Gennaio 2013 17:35

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