Recensione \\\"TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE\\\"
- Scritto da Nicola Giancristofaro
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Il musical “Tutti insieme appassionatamente” è stato rappresentato lo scorso 18 dicembre presso il Teatro “Fedele Fenaroli” di Lanciano, dalla Compagnia dell’Alba di Ortona, con la regia di Fabrizio Angelini. Lo spettacolo è ispirato al film dal titolo omonimo del 1965.
La giovane Maria, cresciuta in convento, aspira a diventare suora. Tuttavia non solo la sua forte passione per il canto e la musica, ma anche la sua gioia e vitalità, la spingono a non rispettare le regole che una vita conventuale esige. La madre superiora quindi, nella speranza di poterla “educare”, le trova un impiego come istitutrice in casa Von Trapp. Maria si trova non solo davanti alla difficoltà di dover conquistare la fiducia di sette ragazzini, all’inizio estremamente dispettosi;
ma anche davanti a regole comportamentali più ferree di quelle che vigevano in convento. Georg Von Trapp infatti è un ufficiale della Marina austriaca e dai figli pretende ordine, disciplina e totale obbedienza, proprio come la pretenderebbe da uno squadrone di soldati. Gli scontri tra il signor Von Trapp e Maria non mancano: la nuova fraϋlein infatti cerca di far riscoprire ai ragazzi, soprattutto insegnando loro a cantare, la gioia del gioco, e allo stesso tempo induce Georg a comprendere quanto ai figli manchi una figura paterna. I due protagonisti si scoprono così innamorati e, fedelmente alla storia originale, coronano il loro amore.
Un preziosismo scenico è rappresentato dalla scenografia. Gli elementi costitutivi sono essenziali, ma fondamentali. Ogni ambiente è significato dall’arricchimento scenografico di un particolare oggetto distintivo.
Di fortissima importanza sono anche i momenti canori e di danza che impreziosiscono il musical. La scelta vocale d’altronde, come specificato dagli attori nell’incontro pre-spettacolo con i ragazzi, è stata alla base della costruzione artistica del lavoro teatrale. Nessun particolare infatti, che sia vocale, tecnico, scenico o recitativo è stato lasciato al caso. La cifra di questo spettacolo è significata proprio dalla cura dei particolari e dalla preparazione degli attori. E’ ammirevole come tra tutti i componenti della compagnia ci sia un clima di serenità che è perfettamente riscontrabile anche nella rappresentazione. Tra grandi e piccini c’è perfetta e rispettosa collaborazione, oltre ad un profondo affetto (come confermano gli attori).
Gli artisti, il regista, gli scenografi e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della rappresentazione teatrale hanno il merito di essere riusciti non solo a riproporre con grande genuinità e maestria un capolavoro cinematografico, ma anche di aver comunicato al pubblico una dirompente passione per il teatro. Attraverso sorrisi, preparazione, spontaneità e divertimento hanno creato una vera partecipazione negli spettatori per l’intera durata del musical.
Nicola Giancristofaro, Liceo Classico Vittorio Emanuele II, 3^A
La giovane Maria, cresciuta in convento, aspira a diventare suora. Tuttavia non solo la sua forte passione per il canto e la musica, ma anche la sua gioia e vitalità, la spingono a non rispettare le regole che una vita conventuale esige. La madre superiora quindi, nella speranza di poterla “educare”, le trova un impiego come istitutrice in casa Von Trapp. Maria si trova non solo davanti alla difficoltà di dover conquistare la fiducia di sette ragazzini, all’inizio estremamente dispettosi;
ma anche davanti a regole comportamentali più ferree di quelle che vigevano in convento. Georg Von Trapp infatti è un ufficiale della Marina austriaca e dai figli pretende ordine, disciplina e totale obbedienza, proprio come la pretenderebbe da uno squadrone di soldati. Gli scontri tra il signor Von Trapp e Maria non mancano: la nuova fraϋlein infatti cerca di far riscoprire ai ragazzi, soprattutto insegnando loro a cantare, la gioia del gioco, e allo stesso tempo induce Georg a comprendere quanto ai figli manchi una figura paterna. I due protagonisti si scoprono così innamorati e, fedelmente alla storia originale, coronano il loro amore.
Un preziosismo scenico è rappresentato dalla scenografia. Gli elementi costitutivi sono essenziali, ma fondamentali. Ogni ambiente è significato dall’arricchimento scenografico di un particolare oggetto distintivo.
Di fortissima importanza sono anche i momenti canori e di danza che impreziosiscono il musical. La scelta vocale d’altronde, come specificato dagli attori nell’incontro pre-spettacolo con i ragazzi, è stata alla base della costruzione artistica del lavoro teatrale. Nessun particolare infatti, che sia vocale, tecnico, scenico o recitativo è stato lasciato al caso. La cifra di questo spettacolo è significata proprio dalla cura dei particolari e dalla preparazione degli attori. E’ ammirevole come tra tutti i componenti della compagnia ci sia un clima di serenità che è perfettamente riscontrabile anche nella rappresentazione. Tra grandi e piccini c’è perfetta e rispettosa collaborazione, oltre ad un profondo affetto (come confermano gli attori).
Gli artisti, il regista, gli scenografi e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della rappresentazione teatrale hanno il merito di essere riusciti non solo a riproporre con grande genuinità e maestria un capolavoro cinematografico, ma anche di aver comunicato al pubblico una dirompente passione per il teatro. Attraverso sorrisi, preparazione, spontaneità e divertimento hanno creato una vera partecipazione negli spettatori per l’intera durata del musical.
Nicola Giancristofaro, Liceo Classico Vittorio Emanuele II, 3^A
Ultima modifica ilGiovedì, 17 Gennaio 2013 18:57