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Miseria e Nobiltà 28/01/2013

In scena al Teatro F.Fenaroli di Lanciano uno degli intramontabili classici della commedia napoletana, \\\'\\\'Miseria e Nobiltà\\\'\\\' di Eduardo Scarpetta. Sebbene scritta nel lontano 1888, tale commedia conserva intatta la sua freschezza e la sua vivacità, divertendo ed emozionando il pubblico. Nel primo atto il ritmo è lento e la scenografia povera. I due protagonisti, Don Felice Sciosciammocca e Don Pasquale, entrambi molto poveri, riescono difficilmente a far sopravvivere le rispettive famiglie. I due condividono lo stesso appartamento e tale circostanza dà luogo a molte tensioni fra le donne di casa mentre il piccolo Peppiniello è sempre l\\\'unica vittima. Questo è il ritratto della Miseria. Nel secondo atto il ritmo cresce e la scenografia diviene ricca e lussuosa. A risolvere le tensioni, interviene il merchesino Eugenio che, per ottenere la mano di Gemma, convince Felice e Pasquale a vestire i panni dei suoi ricchi e nobili parenti, cosi\\\' da presentarli a Gaetano, padre della ragazza e cuoco. Iniziata la finzione, Felice e Pasquale si introducono in casa di Gaetano dando vita ad una serie di equivoci, alla fine dei quali l\\\'amore trionferà. La commedia è rappresentata da una consolidata compagnia , capitanata da Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli. I risultati sono risate assicurate e numerosi spunti di riflessione sulla passata ed anche odierna società. Una serata all\\\'insegna della tradizione riproposta con eleganza e passione.
Erika Abbonizio e Isabel Vallaspra - 4^B Programmatore Mercurio ITCG Enrico Fermi
Ultima modifica ilVenerdì, 15 Febbraio 2013 10:39

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