IL FU MATTIA PASCAL
- Scritto da FedericaDiRado
- Pubblicato in Recensioni degli spettatori
- Letto 1731 volte
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
Il giorno 22 Marzo 2013 abbiamo assistito allo spettacolo \\\"Il fu Mattia Pascal\\\", tratto dal celebre romanzo di Luigi Pirandello. Tato Russo si cala nei panni del protagonista della vicenda; egli è Mattia Pascal, un uomo a due vite. Infatti, da una notizia di cronaca apprende che è stato ritrovato il cadavere di uno sconosciuto suicida, il quale è stato scambiato per lui: ufficialmente, dunque, Mattia è morto, e ne approfitta per evadere dalla vita sociale. Ma la società, anche quando egli è diventato Adriano Meis, inevitabilmente gli tende intorno la sua inevitabile rete: e quando Mattia scopre che la vera identità è quella che conferisce lo stato civile e che in realtà, dal punto di vista legale Adriano Meis non esiste, egli non può così porgere una denuncia,anche per la paura di essere riconosciuto,quando scopre di essere stato derubato di una parte del suo denaro da Papiano e non può sposarsi con la figlia del padrone della quale è innamorato. Deluso egli decide di simulare un secondo suicidio, quello di Adriano Meis, e di rivelare la verità ai suoi concittadini.
Arrivato al paese natio scopre che la moglie si è risposata con il suo migliore amico ed ha avuto una figlia: in un primo tempo si crede liberato dall\\\'impegno del matrimonio e dall\\\'incubo della suocera, ma poi viene a sapere che il secondo matrimonio di sua moglie verrebbe annullato in seguito al rinnegamento della sua morte. Frustrato da quest\\\'ultima rivelazione che non gli permette di riprendere pienamente la sua identità e la sua personalità, frantumate per sempre, comprende che un uomo non può vivere al di fuori della sua \\\"forma\\\", e lo dimostra ironicamente, rispondendo a chiunque glielo chieda di essere \\\"il fu Mattia Pascal\\\".