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Un tram che si chiama Desiderio

La messa in scena del 30 novembre rappresentante "Un tram che si chiama Desiderio", ha portato a Lanciano i protagonisti Daniele Pecci e Mariangela D'abbraccio diretti dall'occhio esperto del regista Luigi Pizzi.
Attraverso l'incontro antecedente lo spettacolo, abbiamo avuto l'opportunità di presentare l'opera. A seguito, le nostre domande hanno permesso di creare con gli attori un confronto  molto interessante tale da incuriosirci ulteriormente circa la visione successiva.
Le scenografie si articolano su due piani riproponendo in maniera fedele quelle del libro e del film.
Gli attori hanno proposto una loro personale interpretazione dei personaggi, nonostante i caratteri principali si rifacessero a quelli originali, tale da riuscire ad armonizzarsi perfettamente tra loro.
Le interpretazioni dei protagonisti sono state senz'altro le più segnanti in quanto sono riusciti a creare una sorta di sintonia, nonostante le innumerevoli diversità.
Molto interessanti sono state anche quelle dei personaggi di contorno, come ad esempio gli amici del protagonista, i quali sono riusciti ugualmente a mantenere alto il livello dimostrando molta bravura e talento.


Federica Caporale

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