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Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Fenaroli Lanciano

Cabaret - seconda serata per gli amici Aquilani

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Venerdi 30 Aprile 2010 ore 21:00 - Sala 1 Ciakcity, via Bellisario, Lanciano

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19-30) e online
con Ivaldo Rulli, Domenico Turchi, Marco Cristi, Ivan Martorelli, Nino Taranto, Mago Gio, Massimo Burgada, Angelo Carestia, Toni Russi, ‘Nduccio, Federico Perrotta, Stefano Angelucci e tanti altri della scuola di Adriatica Cabaret.
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Cabaret - Alberto Patrucco

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Venerdi 9 Aprile 2010 ore 21:30

ALBERTO PATRUCCO in “CHI NON LA PENSA COME NOI”
PATRUCCO incontra BRASSENS
Testi di Alberto Patrucco e Antonio Voceri - Musiche di Georges Brassens
Con QUARTETTO SOTTO SPIRITO
Sergio Bassanini (Chitarra Solista e Clarinetto)
Daniele Caldarini (Pianoforte e Tastiere)
Francesco Gaffuri (Contrabbasso)
Luca Schiavo (Chitarra Ritmica e Bouzouki)
Direzione Musicale di Daniele Caldarini

 

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“CHI NON LA PENSA COME NOI” è prima di ogni altra cosa un incontro. Quello tra la verve satirica di Alberto Patrucco, uno dei più corrosivi monologhisti dell’attuale panorama italiano e il caustico disincanto poetico di Georges Brassens, il più raffinato e ironico cantautore francese del secolo scorso. All’origine della produzione di Patrucco e di Brassens - fatte le debite proporzioni, ci tiene a precisare il comico brianzolo - ci sono diverse epoche storiche, differenti origini, persino distinte discipline: l’arte del monologo da una parte, la canzone d’autore dall’altra. Eppure, in “CHI NON LA PENSA COME NOI”, si possono apprezzare lo stesso timbro e le medesime prospettive, oltre al massimo comune denominatore della parola, sempre in primo piano rispetto al contesto. Ed è proprio “la parola” l’attrezzo indispensabile impiegato da questi due artigiani del palcoscenico per smascherare le ipocrisie e le assurdità di quella che ci ostiniamo a definire attualità. Probabilmente, non dandole il reale valore. Nonostante i testi di Brassens e Patrucco, in taluni casi, siano stati scritti a quasi mezzo secolo di distanza gli uni dagli altri, canzoni e monologhi trovano in “CHI NON LA PENSA COME NOI” una fusione ideale e una sorprendente sintonia con la cronaca legata alla quotidianità. Un punto d’equilibrio incredibilmente attuale, il cui fulcro può essere individuato nell’incongruenza della società moderna. Niente celebrazioni brassensiane, quindi, bensì un’inderogabile necessità. Quella di far incontrare, seppure in epoche storiche distinte, sensibilità tanto affini. Punti di vista che coesistono in perfetta armonia, anche grazie al tessuto connettivo della musica. Il Quartetto Sotto Spirito (pianoforte e tastiere, chitarre, contrabbasso e clarinetto) interpreta con arrangiamenti originali alcuni brani del maestro, preservati nei loro significati dall’accurata traduzione di Alberto Patrucco e Sergio Sacchi, restituendo agli spettatori la complessità e la profondità musicale di Brassens. Pezzi mai rivisitati in italiano che, in collaborazione con gli amici del Club Tenco, sono diventati un CD. Alberto Patrucco torna a cantare, in uno spettacolo comico coinvolgente e graffiante che si colorisce qua e là di musica e poesia. Un incontro tra satira parlata e satira cantata, senza che una dimensione risulti estranea all’altra, sul filo di emozioni da anni dimenticate e finite sotto spirito. Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto, si presenta in palcoscenico semplicemente con la sua faccia e la sua verve. È Alberto Patrucco, classe 1957, attore comico di prima grandezza, ben noto alle platee italiane per il suo incontenibile eloquio, fondato sull’innata capacità di plasmare il linguaggio e i fatti. Nei testi che scrive e recita anche in televisione, c’è sempre il filo di un ragionamento che, dopo e al di là dell’effetto comico, fa meditare. Con Mondadori ha pubblicato Tempi Bastardi (2003) e Vedo Buio! – manifesto del pessimismo comico (2006).

 

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Cabaret - Pablo e Pedro

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Sabato 20 Marzo 2010 ore 21:30

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online.

Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi iniziano la loro carriera artistica nel 1994, formando il duo cabarettistico Pablo & Pedro. Il loro lavoro, fin dagli albori, è basato sulla continua ricerca di una comicità originale e sempre innovativa, abbinata ad una buona dose di improvvisazione che i due comici amano spesso portare nei loro spettacoli. La loro consolidata esperienza nei cabaret e nei teatri di tutta Italia, li ha portati a creare un repertorio molto vasto ed eterogeneo che comprende varie forme di comicità (parodia, satira, spalla/comico, demenzialità etc. etc.), è così infatti che tra i loro cavalli di battaglia possiamo ricordare i “NEMICI di MARIA”, i “RAPPERS”, gli “INCONTRI STORICI”, "GLI SKETCH PIU' VELOCI DEL MONDO", fino ad arrivare alla loro ultima produzione “DIO e l’ARCANGELO GABRIELE”. Comunque…dopo anni di raccomandazioni a livello internazionale e non, per motivi ancora ignoti, risultano, tra i protagonisti dell’edizione 1999 del “ SEVEN SHOW ”. Dopo l’inspiegabile successo al “SEVEN SHOW”, decidono di fare la loro prima esperienza davanti ad un pubblico assai esperto e competente, ed è così che nel giugno del 2000 li abbiamo visti interpretare una matita ed un pennarello nel programma “DISNEY CLUB”. Nell’estate del 2000 la loro bellezza travolgente ed i loro fisici scultorei colpiscono gli autori di “BEATO TRA LE DONNE”, tanto da convincerli ad affiancare la bella Natalia Estrada da due bagnini un po’ stravaganti interpretati appunto da Nico e Fabrizio (gli stessi bagnini che abbiamo avuto modo di riammirare nell’estate 2001 in “COMINCIAMO BENE ESTATE”). La loro incredibile conoscenza del calcio li porta ad essere due tra i più affermati commentatori a “QUELLI CHE IL CALCIO”, negli anni 2002/2003. Ormai lanciati in maniera inarrestabile ma soprattutto non si sa dove, il duo comico impazza da una rete televisiva all’altra partecipando alle prime tre edizioni di “COLORADO CAFE’ LIVE”, al “MAURIZIO COSTANZO SHOW”, a “BUONA DOMENICA”, a “TELEFAIDATE”, a “BARBECUE” a “DOMENICA IN”…dire, fare, baciare, lettera e testamento! Nel 2006 invece il duo è stato inserito nel cartellone del TEATRO OLIMPICO di Roma, con uno spettacolo scritto ed interpretato da loro dal titolo “MUCIO MACI MA MOLTO MICI”, con la regia di M. SCALETTA e lo zampino di E. BRIGNANO. Fino ad arrivare ai giorni nostri, dove Gino, Michele e Giancarlo Bozzo, ovvero gli autoti di ZELIG, danno la possibilità al duo comico di entrare a far parte del tempio della comicità ovvero “ZELIG OFF” prima, e "ZELIG" poi.

 

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Cabaret - Fabrizio Casalino

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Venerdi 5 Marzo 2010 ore 21:00

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online.

Nasce a Genova nel ’70. Nel ’94 viene scelto dal Premio Tenco come migliore artista esordiente fra le nuove leve della canzone d’autore. Nel ’96, mentre si laurea in giurisprudenza, pubblica un cd con la Polygram, intitolato “Come un angelo”. Nel ’99 scopre la propria “vena comica”, aiutato dalla collaborazione con i Cavalli Marci. Nasce così Giginho, ospite frequente dei loro spettacoli.

Dalla fine del 2002 è ospite fisso del Colorado Cafè a Milano con Diego Abatantuono.

Ha partecipato alla prima edizione della trasmissione televisiva di Raidue “Bulldozer” e a quella di “Colorado Cafè Live” in onda da fine settembre 2003 su Italia Uno con la direzione artistica di Diego Abatantuono.

Dal febbraio 2004 fa parte del cast fisso della seconda edizione di "Colorado Cafè Live" in onda su Italia Uno con la conduzione di Andrea Appi e Rossella Brescia. Nel dicembre 2004 ha pubblicato il cd "Italia Brasile sola andata", e nel marzo 2005 il libro "quattro salti in favela.

Giginho viene da Rio De Janeiro, indossa immancabilmente la maglia della nazionale di calcio del Brasile e canta famose sambe rivisitandone il testo in chiave comica: in un portoghese maccheronico, ma sotto l’effetto costante della “Saudagi”, la tipica malinconia-allegria del Carnevale. Con il sorriso insondabile del popolo carioca e l’inseparabile chitarra, canta d’amore, guai con il fisco, storie delinquenziali. Su tutto aleggia l’ombra di Luis Aldairton Fernando Ernesto Marcantonio Gilberto Primiziius Cassius Tapioca, fantomatico profeta della bossanova, che definisce “U meu grangi maestru”.

Il cantautore responsabile: Cosa fa Vasco quando gli si rompe la lavatrice? Cosa direbbe Carmen Consoli ad un casellante? Non sono ipotesi di scuola. Il cantautore responsabile mette i grandi autori della canzone davanti alle proprie responsabilità: li costringe ad affrontare i veri problemi della vita. L’esito non può che essere esilarante.

 

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Balletto - CARMEN

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Venerdì 24 Febbraio 2012 ore 21

DATA DI RECUPERO dello spettacolo del 3 febbraio NON andato in scena; i biglietti gia' acquistati sono validi per la nuova data.

Balletto del Sud

coreografie di Fredy Franzutti

musiche di Georges Bizet, Emmanuel Chabrier, Isaac Albéniz, Jules Massenet

scene di Francesco Palma

(spettacolo compreso nell'abbonamento alla stagione di prosa)

Carmen, balletto in due atti di Fredy Franzutti è una delle produzioni più di successo della sua compagnia il "Balletto del Sud". In una versione della celeberrima eroina di Prosper Mérimée si esalta il carattere della bellezza medusea che seduce il pubblico di sempre anche grazie alla popolarissima musica di Georges Bizet al quale testo dedicò un’opera lirica. Carmen è ambientata in una Spagna letta da un punto di vista di autori che ne colorano la componente esotica aumentando il fascino delle caratteristiche tipiche della tradizione popolare di questa terra che fu crocevia di popoli e culture. Alle musiche di Bizet si affiancano opere di altri autori (Albéniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera il paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi. Il modo in cui i personaggi vivono elementi come il fato, il destino avverso, la superstizione, la passione, il tradimento, la gelosia fino all'omicidio d'onore è tutt'ora invariato in produzioni teatrali o cinematografiche contemporanee a cui la coreografia fa riferimento.

La Carmen di Fredy Franzutti ha avuto, in due anni, più di 60 repliche nei più prestigiosi teatri italiani. Nell' aprile 2010 ha avuto 6 repliche all'opera di Tirana alla presenza di Sali Berisha e di numerose autorità albanesi.

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online.

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Balletto - Non solo Bolero Carmen, Carmina Burana, Amores

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Sabato 22 Gennaio 2011 ore 21:00

con Kledi Kadiu e Emanuela Bianchini
Coreografie di Mvula Sungani

Non Solo Bolero è uno spettacolo pensato per raccontare le vicende di un gruppo di persone che si trovano insieme in un luogo, o in un osteria come nella Carmen, o in taberna come nei Carmina Burana, o nella taverna come nel Bolero di Milloss o in un antico luogo come in Amores di Ovidio, dove ognuna racconta la propria storia. Mvula Sungani importante e famoso coreografo italo-africano, molto noto per la raffinatezza e l'innovazione dei suoi lavori (ha firmato la sceneggiatura e le coreografie dell'ultimo Concerto di Capodanno in mondovisione, dal Gran Teatro alla Fenice di Venezia), che negli ultimi anni ha creato opere per stelle del calibro di Raffaele Paganini, Giuseppe Picone, Alessio Carbone e Isabelle Ciaravola, per questa nuova storia ha voluto fare una creazione per un altro generoso artista: Kledi Kadiu. Questa pièce infatti, necessitava di un interprete forte, intenso, mediterraneo e dal grande carisma da poter affiancare ad Emanuela Bianchini, importante stella, dalla tecnica elegante ed intensa, considerata dal pubblico e dalla critica una dei talenti più brillanti della sua generazione (ha danzato in coppia con grandi etoiles in importantissimi teatri nazionali, internazionali ed in Tv), ed ai bravi solisti della spettacolare Compagnia Mvula Sungani (Ilaria Palmieri, Alessia Giustolisi,
Maria Izzo, Ilaria Ostili, Chiara Grella, Elisa Aquilani,
Enrico Paglialunga, Patrizio Bucci).

Lo Spettacolo è un intreccio di storie dal forte sapore etnico che vengono caratterizzate da una scansione ritmica costante e crescente, che vede una storia ispirata a grandi opere, come la Carmen di Prosper Mérimée , i Carmina Burana di Carl Orff, Amores di Ovidio ed il Bolero di Ravel, unite da un fil rouge di rarefatta intensità. L'idea è quella di raccontare in modo cinematografico, la vita e le storie di persone comuni mediante grandi opere musicali e letterarie reinterpretate e trasfigurate da Sungani con la sua visione contemporanea della vita. Il racconto prosegue senza soluzione di continuità entrando ed uscendo dalle melodie con rispettosa disinvoltura. La trama coreografica, è un caleidoscopio di colori ed emozioni creato dal movimento che naviga tra le più disparate varianti di forme e di ritmi. Durante la serata si alterneranno nuove creazioni coreografiche ad alcune delle coreografie più suggestive e di successo del repertorio di Sungani. La ricerca dell'autore italo-africano passa dalle dinamiche di origine popolare, a quelle di origine più nobile e moderne, e si sublima in un vortice di fisicità e dinamica. Un modo interessante per riscoprire il mondo, l’uomo e le emozioni che lo compongono mediante la danza, la musica, ed i grandi effetti spettacolari che hanno l'obbiettivo di emozionare lo spettatore con un vero e proprio susseguirsi di momenti molto raffinati e speciali. Le splendide melodie di Maurice Ravel, Carl Orff vengono intervallate da musiche originali e canzoni popolari che compongono la suggestiva colonna sonora. I costumi sono ideati e realizzati da Giuseppe Tramontano noto stilista e costume-designer di moltissimi films, fictions e spettacoli teatrali. Le scena essenziale e stilizzata, e le luci d'avanguardia, conferiscono allo spettacolo una visione complessiva cinematografica e moderna.

Biglietti in vendita presso il bottghino del teatro (lun/sab 16.30/19.30) e online. Riduzione a 8 Euro per allievi delle scuole di danza

 

 

 

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Balletto - Otello

  • Pubblicato in Danza

Venerdi 26 Marzo 2010 ore 21:00

Coreografie di Fabrizio Monteverde
Musiche di Antonin Dvorak

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online.

Per la prima volta nel cartellone del Fenaroli uno spettacolo di danza, con una nuova versione dell’Otello, in cui il maestro coreografo Fabrizio Monteverde rivisita il testo shakespiriano lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti Otello-Desdemona-Cassio, rese ancor più suggestive dall’ambientazione del balletto in un moderno porto di mare. Il lavoro, che ha debuttato al Festival Civitanova Danza l’estate scorsa, sta vivendo una intesa tournee italiana, grazie alla bravura dei 14 ballerini che con grande abilità e professionalità danzano le emozioni dei famosi personaggi di una storia sempre affascinante, creando un'atmosfera di notevole attenzione ipnotica negli spettatori.

 

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Teatro Ragazzi - MISTERO AL PARCO DEGLI ALBERI PARLANTI

Domenica 7 Aprile 2013 ore 17:30
di Sergio Manfio

una produzione Gli Alcuni, Treviso

Il Parco degli Alberi Parlanti esiste davvero e si trova a Treviso. Nel Parco succedono cose strane può accadere per esempio che la perfida Maga Cornacchia con i suoi tre aiutanti cerchi di portare via il gufo che vive nel grande cedro...

Nel corso dello spettacolo il pubblico entrerà, grazie a delle videoproiezioni, all'interno del parco e accompagnati dal Capi e dall'Assistente cercheranno attraverso la ricerca di indizi, il superamento di prove di osservazione e di memoria, la soluzione di enigmi di ritrovare il posto dove Maga Cornacchia ha nascosto il gufo.

L'idea che dà vita allo spettacolo è già diventata un format televisivo che andrà in onda a partire da ottobre sulla Rai.

L'allestimento utilizza i canoni di coinvolgimento e di partecipazione che sono ormai tipici del nostro modo di relazionarci con i bambini e i contenuti sono presentati in modo tale da essere facilmente compresi.

Gli spunti offerti dallo spettacolo saranno basati su elementi concreti e che i bambini potranno mettere in pratica da subito anche nei loro giochi!
consigliato per: 5 - 10 anni

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Teatro Ragazzi - ALLA TAVOLA DEL CAPPELLAIO MATTO

Domenica 10 Marzo ore 17:30

testo e regia di Maria Cristina Giambruno

una produzione L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30)

Fra scatole magiche, valigie piene di sorprese, misteriosi bauli, trine, merletti e vecchi cappelli, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina hanno fatto un patto con il Tempo, che per loro si è fermato per sempre all’ora della merenda.

Così è giustappunto al tavolo della merenda che essi ci invitano per una pausa, un croissant, una tazza di tè…

Ed ecco che il luogo si trasforma man mano in un percorso pieno di imprevisti, in cui gli spettatori incontreranno alcuni dei personaggi più divertenti, inverosimili e bizzarri che il Signor Lewis Carroll, al secolo Charles L. Dodgson, abbia inventato nel suo “Alice nel Paese delle meraviglie”. Contenitori magici di infinite sorprese, le valigie, i bauli, le scatole e i cappelli sveleranno di volta in volta sembianze e storie del GattoMatto, del ConiglioBianco, della Regina di Cuori, e…

Attori e pupazzi, figure e immagini, canzoni e danze daranno vita a un emozionante gioco del teatro in cui il pubblico, almeno per la durata dello spettacolo, si fermerà a prendersi il tempo di assaporare la gioia e i ricordi dell’ora della merenda…

tecniche utilizzate: teatro d’attore e pupazzi riferimenti letterari: Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie consigliato per: 4 - 10 anni

 

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Teatro Ragazzi - FILIBERTO… FANTASMA INESPERTO

Domenica 17 Febbraio 2013 ore 17:30

testo e regia Virginio De Matteo

una produzione Teatro Eidos, Benevento

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30 e dalle 16 il giorno dello spettacolo)

Filiberto… il fantasma inesperto, è una favola in cui scherzo e ironia la fanno da padroni. Lo spettacolo, per la tenerezza delle immagini, il lieto fine e la bonaria ironia di cui è pervaso, è un racconto delicato che, oltre a divertire il giovane pubblico, trasmette un messaggio di speranza e di fiducia. Il testo ha una struttura molto semplice; si divide in quattro scene con cui la narrazione riesce a snodarsi in modo estremamente fluido. Gli accadimenti hanno, in tal modo, una comunicabilità immediata per ciò che concerne l’aspetto visivo e per ciò che concerne l’aspetto recitativo. L’espressionismo della recitazione, essendo esasperato al massimo, diventa a dir poco fumettistico e a tratti assume la forma utilizzata nei cartoon.

A Canterville c’è un vecchio castello dove vive un fantasma un po’ inesperto. Poverino! Non riesce ad attraversare i muri, è costretto a vagare per le stanze e le soffitte senza poter fare il grande definitivo salto nell’aldilà. Un bel giorno una ricca famiglia americana acquista il castello. Ma i coniugi Otis non credono all’esistenza di Filiberto. Solo la piccola Aria, figlia degli Otis, divenuta amica del fantasma, ne riconosce l’umanità e il suo dramma; e, accettandone la sua natura triste e sfortunata, riesce a liberarlo dal suo infelice destino.

tecniche utilizzate: teatro d’attore

riferimenti letterari: Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde

consigliato per: 5 - 10 anni

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