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Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Fenaroli Lanciano

Gospel - It's Christmas time

  • Pubblicato in Gospel

Lunedi, 21 Dicembre 2009 ore 21:00

 

Nate Brown & One Voice – Washington

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online

 

Nell’ambito del tour europeo 2009, fa tappa al Fenaroli di Lanciano questo formidabile gruppo gospel americano composto da 13 elementi, guidati da Nate Brown, un artista di fama internazionale, che ha contribuito al successo della Duke Ellington Jazz Band ed ha collaborato con musicisti quali Wynton Marsalis, Roy Hargroove e Tyron Powell.

 

Insieme a questo gruppo, Nate Brown lo scorso 16 febbraio ha vinto il Grand Prize della prestiogiosa National Pathmark Competition che si svolge a New York, nel grandioso scenario del Winter Garden all’interno del World Financial Center.

 

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Teatro della Memoria - SEI STORIE, SEI VOCI, UN'UNICA MELODIA

Domenica 21 Aprile 2013 ore 21:00 AUDITORIUM DIOCLEZIANO

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online; il giorno dello spettacolo apertura botteghino ore 19.00


lettura-spettacolo liberamente tratta dal libro "I ragazzi che dicevano okay" di Remo Rapino Ed. Carabba

con Gianna Di Donato, Emanuela D'Ortona, Paola Ferretti, Paola Mantini, Barbara Nervegna, Paola Smerilli

Regia di Eva Martelli

Gli eventi del 5 e 6 ottobre 1943 a Lanciano e la straordinaria vicenda degli Eroi Ottobrini. "Se la ricerca storica, metodologicamente corretta, la ricostruzione fattuale, la stessa nuda cronaca, permettono di dar conto degli aspetti politici, sociali, delle motivazioni strutturali della rivolta, si è pensato, a completare altre possibili prospettive, che le componenti affettive, la sincerità d'impulso, l'ingenua passione, in sintesi la "semplicità sentimentale" dell'agire, avrebbero potuto trovare codice espressivo più rispondente nelle forme del linguaggio narrativo. [...] In tale logica l'intera scrittura ha avuto come unici referenti i racconti di probabili quanto realistiche voci narranti, in qualche modo presenti, o tali immaginate, sui luoghi della rivolta. [...] Tutto questo non sarebbe stato possibile se gli amici dell'Associazione culturale L'Altritalia non avessero operato, con sensibilità e intelligenza storica, un preziosissimo e fondamentale lavoro di trascrizione delle testimonianze relative ai giorni della rivolta ottobrina." (dalla prefazione del libro "I ragazzi che dicevano okay")

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Teatro della Memoria - NESSUNO LO SAPEVA CHE ERAVAMO SANTI

Domenica 14 Aprile 2013 ore 19.45/21.30 AUDITORIUM DIOCLEZIANO

SPETTACOLO ITINERANTE liberamente tratto dal libro omonimo di Eraldo Miscia

Compagnia Teatrale "Il piccolo resto"

Associazione L'Altritalia

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online; il giorno dello spettacolo apertura botteghino ore 19.00 e 21.00

con Gianna Di Donato, Emanuela D'Ortona, Paola Ferretti, Paola Mantini, Barbara Nervegna, Paola Smerilli

Drammaturgia e regia di Eva Martelli

Targa ad Onore 2012 dell'Associazione Familiari Vittime di Marcinelle

Spettacolo itinerante

Nel poemetto composto da Eraldo Miscia nel 1958, appaiono molti personaggi, tutt'altro che inventati; alcuni sono segnati col loro vero nome, altri col nome appena alterato. Tutti legati da un unico destino: la triste miniera del Bois-du-Cazier a Marcinelle in Belgio.

L'incidente che causò la morte di 262 minatori, di cui 136 italiani, la maggior parte abruzzesi, ha segnato indelebilmente la storia del lavoro del nostro paese.

Nello spettacolo proposto questi personaggi prendono vita dai racconti delle donne rimaste a casa. Mogli, madri, sorelle che testimoniano la dura realtà dell'Italia degli anni dell'emigrazione e che piangono i loro morti, ricordandoci che il diritto al lavoro significa soprattutto diritto alla salute e alla vita.

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Aggiungi un posto a tavola - 19, 20, 21 aprile

Prima Nazionale 19 aprile 2013 ore 21 - Repliche 20 aprile ore 21 e 21 aprile ore 18

BIGLIETTI 19 APRILE ESAURITI

commedia musicale di GARINEI e GIOVANNINI scritta con IAIA FIASTRI
liberamente ispirata a After me the deluge di David Forrest

musiche di ARMANDO TROVAJOLI
GABRIELE DE GUGLIELMO CAROLINA CIAMPOLI TOMMASO BERNABEO GAETANO CESPA
con BRUNELLA PLATANIA e con JACQUELINE FERRY
con la partecipazione di ARIANNA come special guest nel ruolo di CLEMENTINA

"LA VOCE DI LASSÙ" è di SEBASTIANO NARDONE
direzione musicale GABRIELE DE GUGLIELMO
costumi MARIA SABATO
scene GABRIELE MORESCHI
regia e coreografie riprodotte da FABRIZIO ANGELINI

Aggiungi un posto a tavola, la commedia musicale italiana più famosa al mondo, scritta da Garinei e Giovannini nel 1974 con Iaia Fiastri, liberamente ispirata al romanzo di David Forrest After me the deluge con le musiche di Armando Trovajoli, verrà riproposta nella stagione 2012-2013 dalla Compagnia dell’Alba / Accademia dello Spettacolo. Lo spettacolo - diretto da Fabrizio Angelini, con Gabriele de Guglielmo nella parte principale di Don Silvestro, la “voce di Lassù” di Sebastiano Nardone e un cast di brillanti performer che cantano esclusivamente dal vivo (cori compresi) - farà rivivere l’indimenticabile avventura di Don Silvestro, di Clementina, del sindaco Crispino, di Toto e di Consolazione. Uno spettacolo sempre giovane, che debutterà in anteprima nazionale il 19-20-21 aprile 2013 presso il Teatro “F. Fenaroli” di Lanciano, disponibile da aprile 2013 fino a maggio 2014, per un progetto che nasce dal desiderio di portare Aggiungi un posto a tavola in quei teatri di media grandezza che in questi anni non hanno mai potuto ospitare la produzione originale. La proposta è stata accolta con entusiasmo dagli autori e dagli eredi e gli interpreti hanno superato un’apposita audizione alla presenza del M° Armando Trovajoli. Sarà un’imperdibile occasione per assistere, dopo 38 anni, alla prima edizione nazionale dello spettacolo non firmata dal Teatro Sistina. 

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online

NOTE DI REGIA di Fabrizio Angelini

Un monumento nazionale: ecco cos’è questo spettacolo. Il primo lavoro che ho visto a teatro, nella sua edizione originale (avevo 11 anni), e che probabilmente mi ha fatto decidere quello che avrei fatto da grande… Che in qualche modo mi ha accompagnato nel corso della vita, e che ora il destino ha voluto mettere nelle mie mani… Non c’è molto da dire: massima umiltà e rispetto, con il doveroso timore che si può avere nell’accostarsi ad un capolavoro del Teatro italiano. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, noi come teatranti mettiamo la nostra passione, l’entusiasmo e la professionalità al servizio dello spettacolo. Nessun migliore auspicio che le parole di Garinei & Giovannini in un’intervista del 9 maggio 1975 a Renzo Tian per “Il Messaggero”, al termine della prima trionfale stagione di repliche: «Forse lo spettacolo ha toccato le corde giuste al momento giusto. Parlava di un diluvio mentre eravamo dentro un ciclone; mostrava un barlume di luce mentre eravamo nel buio di un tunnel, e finiva su una nota di speranza e di solidarietà. Sono cose che contano, in tempi di egoismo e ostilità feroci. Una cosa è certa: la gente esce dallo spettacolo contenta, sollevata. Sembra che ciascuno si porti via una fettina di gioia, di fiducia».

Calendario spettacoli

 

 

Prezzi

18 aprile ore 21.00

Anteprima riservata alle scuole di Danza

10 € biglietto unico

19 aprile ore 21.00 *

PRIMA NAZIONALE

I settore 23 €

II Settore 19 €

III Settore 14 €

20 aprile ore 10.00

Matinée per le scuole

10 € biglietto unico

20 aprile ore 21.00 *

 

I settore 23 €

II Settore 19 €

III Settore 14 €

21 aprile ore 18.00 *

 

I settore 23 €

II Settore 19 €

III Settore 14 €

22 aprile ore 10.00

Matinée per le scuole

10 € biglietto unico

(*) Riduzione di 2€ per tutti i settori riservati a studenti fino a 25 anni e abbonati prosa

 

 

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Aggiungi un posto a tavola - Prima Nazionale 19 aprile 2013

aggiungipostoatavola2013

Presentata oggi presso il Teatro Fenaroli di Lanciano la riedizione della celebre commedia musicale "Aggiungi un posto a tavola" nella sua prima edizione italiana autorizzata dagli autori e dagli eredi dopo le 5 precedenti di esclusiva del Teatro Sistina di Roma.

Lo spettacolo debutterà al Teatro Fenaroli di Lanciano il 19 Aprile in Prima Nazionale. Si replica, sempre al Fenaroli il 20 e il 21 aprile. Sono previsti due matinée per le scuole il 20 e 22 aprile ; l'anteprima del 18 aprile sarà invece riservata agli allievi delle scuole di danza.

Una grande opportunità per la Compagnia dell'Alba, che nasce come "costola" professionale dell'Accademia dello Spettacolo di Ortona, e un grande appuntamento per tutti gli appassionati, che potranno godere del ritorno in scena della famosa commedia musicale di Garinei e Giovannini, scritta con Iaia Fiastri, con le musiche del Maestro Armando Trovajoli.

Il progetto e la direzione musicale sono curati dal giovane Maestro ortonese Gabriele De Guglielmo, titolare dell'Accademia dello Spettacolo, mentre la regia e le coreografie sono riprodotte da Fabrizio Angelini, regista di alcuni tra i più importanti spettacoli musicali degli ultimi anni (Bulli e pupe, Rent, Francesco il Musical, Jesus Christ Superstar, Aladin, W Zorro...), coreografo e performer di numerosi lavori per la Compagnia della Rancia e per Gigi Proietti, e regista residente della Stage Entertainment per Mamma Mia! e La Bella e la Bestia.

"Aggiungi un posto a tavola" vanta la partecipazione di ARIANNA nel cast, come special guest nel ruolo di Clementina. Una performer internazionale che è stata protagonista di musical e di spettacoli di prosa come Un mandarino per Teo, Il mago di Oz, Sogno di una notte di mezza estate, Pinocchio, La bisbetica domata, Romeo e Giulietta, Masaniello e La Bella e la Bestia, campione di incassi dal 2009 al 2011.

Nel cast inoltre importanti nomi dello spettacolo tra cui Jacqueline Ferry (W Zorro, Cats, La strana coppia) e Brunella Platania (I Promessi Sposi Opera Moderna, Tosca amore disperato, Jesus Christ Superstar), rispettivamente nel ruolo di Consolazione e nel ruolo di Ortensia.

Con le scene di Gabriele Moreschi e i costumi di Maria Sabato, lo spettacolo si prepara ad essere il nuovo successo della stagione 2013/2014.

Note
"Siamo molto emozionati e nello stesso tempo molto determinati nell'allestire lo spettacolo al massimo delle nostre possibilità", spiega il maestro Gabriele De Guglielmo. "Ringraziamo il Comune di Lanciano per il patrocino e il Teatro Stabile d'Abruzzo per il sostegno, e tutti coloro che credono e sostengono questo progetto. Dedichiamo con affetto e ammirazione questo lavoro al maestro Armando Trovajoli, autore delle musiche, scomparso recentemente".

Lo spettacolo vede la collaborazione del Comune di Lanciano, del Comune di Ortona e della Provincia di Chieti.

Per informazioni: 0872/717148 - 0872/713586 - 085/9065550

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Info e biglietteria online: www.teatrofenaroli.it

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30)

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XXVI edizione del Presepe Vivente

domenica 6 gennaio 2013 ore 16.30 - 18.00 - 19.30

Ingresso 3€

Il 6 gennaio, in occasione dell’Epifania, è in programma a Lanciano presso il Teatro Fenaroli la XXVI edizione della Sacra Rappresentazione della Natività. L’opera presentata, dal titolo "E se nascesse a ecche?", di Mario Bosco, presenta le scene principali della natività avvalendosi delle musiche di Panfilo De Laurentis e Dino Potenza.

La rappresentazione, curata dall’Associazione Culturale "Il Ponte", si propone di rievocare, in modo originale e coinvolgente, attualizzando il senso della natività ai giorni nostri.

 

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Fuori cartellone - LU FUCULARE

venerdì 14 dicembre ore 21
Operetta dialettale in due atti su testo di Italino Giancristofaro e musiche di Francesco Paolo Santacroce
Regia di Carmine Marino
Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30)

lufuculare14dic2012

L’operetta dialettale abruzzese “LU FUCULARE” più che un testo teatrale vero e proprio, è una “lezione di vita” che porta lo spettatore a capire come alcuni importanti temi (l’amore, la famiglia, la fede, la speranza, il rispetto delle tradizioni) possano essere messi sul palcoscenico per dare, a chi guarda, l’immagine di un mondo contadino della nostra terra d’Abruzzo, senz’altro passato, ma ancora oggi testimone e messaggero di valori preziosi.

E’ una storia semplice, quasi scontata, che si alterna all’interno delle mura domestiche di una modesta famiglia di contadini, peraltro orgogliosa del proprio stato (“so cafone da sette generazioni” esclamerà nonno Minche nella prima scena), e l’aia antistante la casa, luogo di incontro, di festa e di amori nascosti e ritrovati.

Tanti gli attori, i coristi e le comparse sulla scena, ma tra tutti domina un personaggio all’apparenza muto, ma che invece è il segno, il protagonista di tutta l’operetta: il focolare.

Esso, come ricorda ancora nonno Minche alla piccola nipote Rusarije, è una presenza indispensabile in ogni casa, proprio come la mamma, è un altare, un sigillo, è il luogo che conosce tutti i segreti della famiglia.

Tutto ciò si riesce a percepire e gustare durante tutto lo spettacolo, ambientato nel periodo natalizio e che trova il culmine la sera de La Squilla, la più sentita tradizione lancianese che richiama alla pace, all’amore ed all’unità familiare.

In questo misto di commozione ed ilarità, la vicenda si svolge nel ricordo di Rusarije ormai adulta che, attraverso un riuscito flash-back, compare quasi magicamente in scena per accompagnare gli spettatori a rivivere i momenti belli e tristi della sua famiglia, momenti che poi, come per incanto, si materializzano sulla scena, esaltati in modo elegante da una colonna musicale di tutto rispetto che riesce, con suoni a volte dolci e melodiosi ed a volte cupi e malinconici, a proporre, anche attraverso il canto solista e corale, i sentimenti che invadono l’animo dei protagonisti.

Assistere a quest’operetta, come spettatore, non significa restare seduti su una poltrona, ma sentirsi coinvolti da una storia che forse è la stessa di tante nostre famiglie del passato; per questo lo spettatore si sente coinvolto ed anche “scaldato” da questo accogliente “fuculare” e, anche quando il sipario sarà chiuso, riusciremo a portare con noi il “calore” di una fiamma sempre viva: quella dei valori preziosi della gente d’Abruzzo.

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Un piccolo flauto magico

Sabato 12 Marzo 2011 ore 21
Opera Buffa da Camera per Musicattore e Pianoforte
Scritta e Musicata da Luigi Maio (da Mozart)
INGRESSO LIBERO

Interpreti:
LUIGI MAIO: Regia e Musicattore
Marco Colacioppo: Pianoforte

2011_12mar_aImmaginate un Principino di nome Tamino che, inseguito da un feroce serpente, venga salvato da tre magiche Dame al servizio della Regina della Notte, la potente Signora degli incantesimi lunari la cui figlia Pamina è tenuta prigioniera dal terribile mago Sarastro! Immaginate Tamino partire alla ricerca della fanciulla, col proposito di liberarla, armato di un Flauto Magico e scortato dal fedele Papageno, uno strano uccellatore dal vestito piumato e il naso un po’ a becco… Immaginate la povera Pamina sorvegliata da un malvagio moro al servizio del Mago, Monostato, che tra ridicole minacce e lusinghe tenta di farle la corte… E immaginate inoltre il grande Sarastro rivelarsi un uomo buono e Saggio, capace di sottrarre la fanciulla dalle grinfie della perfida Regina della Notte - che in realtà è una vera Strega! - per donarla al prode Tamino il quale, dopo mille peripezie, riuscirà a coronare il suo Sogno d’Amore!

Se poi immaginate il Genio Musicale di Mozart comporre le melodie che hanno reso immortale questa fiaba goethiana, col supporto dell’estro poetico del Librettista e Direttore Teatrale Schikaneder, allora avete immaginato niente meno che… IL FLAUTO MAGICO!

2011_12marMa sicuramente nessuno di noi potrebbe immaginare che nel 1791 a Vienna, durante le prove della prima di questa Magica Opera mozartiana, l’attore Karl Ludwig Gieseke, interprete di uno dei quattro schiavi al seguito di Monostato, aveva anch’egli dato un piccolo contributo al successo del Flauto Magico suggerendo agli Autori una divertente gag che suscitò il riso e l’applauso a scena aperta del pubblico viennese. In seguito a ciò Giseke si montò la testa fino a spargere la voce d’essere lui il vero librettista dell’Opera accusando Schikaneder di plagio!

Nella fantasia del Musicattore© Luigi Maio, autore della scanzonata e divertente Opera Buffa da Camera UN PICCOLO FLAUTO MAGICO, Gieseke assume le fattezze del doppio parodistico di Salieri: come quest’ultimo fu rivale del collega Mozart così il primo lo fu di Schikaneder!

E indossandone in scena i panni, Maio-Gieseke cercherà di “far valere i suoi Diritti” corrompendo alcuni professori d’orchestra i quali -durante la pausa pranzo di una prova dell’originale Zauberflöte- raggiungeranno nei sotterranei del teatro l’attore “ribelle” per inscenare una pirotecnica versione riveduta e “scorretta” del celebre capolavoro mozartiano.

Ma al momento di andare in scena sul piccolo palco clandestino allestito in segreto nei fondi dell’”Auf der Wieden”, luogo della prima viennese del Flauto Magico, Gieseke, non avendo denaro sufficiente per pagare anche i cantanti, sarà costretto ad interpretare tutti (!) i ruoli canori innanzi ad un pubblico alquanto sorpreso…

E in questa sua nuova Opera il Musicattore genovese interpreterà, in un virtuosistico interagire con le magiche note del virtuoso Marco Colacioppo al pianoforte, ogni personaggio della famosa fiaba iniziatica: dall’implacabile Regina della Notte sofferente d’insonnia, a un Papageno allergico… alle piume! Il tutto secondo uno stile che riecheggia le contemporanee parodie dei capolavori di Mozart - parodie che il grande Amadeus sapeva apprezzare - allestite dallo stesso Schikaneder!

L’ironia caratterizzante la poetica di Luigi Maio si fa qui gioco dialettico e persino didattico perché, come spiega efficacemente Roberto Trovato, ”consente allo spettatore neofita di prendere confidenza coi personaggi mozartiani dai nomi per lui forse bizzarri (Sarastro, Tamino, Pamina, etc.) ma che non intimidiscono certo l’appassionato il quale, innanzi alle piccole nevrosi e idiosincrasie appioppate sagacemente da Maio ai protagonisti di questa storia, non potrà che spassarsela quanto un lettore di quotidiani davanti alla caricatura di un noto personaggio politico.

2011_12mar_bIl tutto condito dalla capacità del Nostro di prodursi in scena con la verve di consumato attore, la musicalità di cantante capace di contraffare voci sopranili, tenorili e baritonali, l’abilità di un mimo trasformista e la simpatia coinvolgente che tutti abbiamo imparato ad apprezzare”.

E Rudolph Angermüller, a conferma di ciò, ha definito l’opera di Maio: “l’unico autentico ed esilarante Kammerspiele sul Flauto Magico”.


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Sogno di un mattino di primavera di Gabriele D'Annunzio

19, 20 e 21 luglio 2010 ore 21.30 - Teatro Fenaroli, Lanciano

Grande Evento Internazionale

XV° Rassegna Internazionale di Letteratura e Teatro

Arte a Viva Voce dai Cinque Continenti Europa/America

Compagnia Teatrale S.T.C.M.

“Quadro Omaggio all’Abruzzo” poesia dialettale, canto, musica e danza

“Sogno di un Mattino di Primavera” di G. D’Annunzio

Tragedia in 1 Atto – versione integrale

Adattamento e regia Carlo Merlo

Info e prevendita: Pinguino Viaggi, corso Bandiera 90, Lanciano. Tel 0872-716085

"Sogno di un mattino di primavera" racconta la vicenda terribile e appassionante di Isabella, in un'atmosfera sospesa tra il sogno, la follia, l'angoscia, il mistero e la morte e in cui la rinascita della primavera fa da corona. Demente, dopo aver tenuto su di se' per tutta la notte l'amante agonizzante che il marito le ha massacrato tra le braccia, Isabella in un mattino di primavera ha un nuovo sogno che, lontano dal sangue e dall'orrore, promette felicita' e una diversa vita tra le piante del giardino. Il suo desiderio di trasfigurazione, al colmo di un percorso nel dolore e nella follia, viene compreso tra quelli che sono piu' vicini alla sua sensibilita', il dottore e Virginio, fratello dell'ucciso. Tutta la natura intorno e i personaggi che le vivono accanto rievocano con enfasi tragica la fosca vicenda dell'uccisione e del delirio di Isabella. Nel momento piu' alto della sua follia, la demente cogliendo un ramo lo trasforma in una ghirlanda, simbolo dell'eterna rinascita, della primavera, dell'unione di vita e morte. "Definito da Luca Leonello Rimbotti 'un cammeo di prodigi' questo poema di D'Annunzio e' tra i piu' interessanti lavori da proporre sul palcoscenico ed e' la tragedia piu' trascurata e non valutata artisticamente di tutto il teatro dannunziano".

Il Vate scrisse l'opera per Eleonora Duse e lei la interpreto' in Francia nel 1898, in cui si nota il seme di tutte le tragedie che il poeta scrisse successivamente. D'Annunzio non aspirava ad un dramma simbolista alla Maeterlinck, ma al contrario, ad un testo sperimentale, eversivo sia sul piano del linguaggio scenico che su quello dei contenuti, ad un teatro soprattutto che si inserisce pienamente in quella rivoluzione scenica che scuoteva la scena europea. Uno dei vertici della drammaturgia italiana del Novecento, ma anche un'esperienza fra le piu' spregiudicate e innovatrici. L'autore creo' un teatro di grande respiro lirico, originale nel linguaggio scenico e sostenuto da uno straordinario rigore creativo. La febbre, la frenesia, la demenza inducono a immaginare un rinnovarsi della tragedia antica, scintilla suscitatrice della tragedia nuova. L'interpretazione recitativa del testo, "alla greca", sara' senza nessun aiuto tecnologico, nessuna amplificazione microfonica, e rappresentato come l'avrebbe sognato D'Annunzio, con lo spessore della tragedia classica. Questa e' contemplazione della tragedia, rievocazione della stessa, ritorno del pensiero affascinato ad essa e in essa, per un segno, una traccia, una testimonianza che se ne ritrovi". La compagnia S.T.C.M. (Studio Teatro Carlo Merlo) aggiunge con "Sogno di un mattino di primavera" di Gabriele D'Annunzio, un altro capolavoro dimenticato, agli altri recuperi di testi inediti gia' effettuati come l'atto unico "Filosoficamente" di Eduardo De Filippo e l'atto unico "Il Polemoscopio o La Calunnia smascherata dalla presenza di spirito" di Giacomo Casanova. Lo spettacolo teatrale sara' preceduto da un "Quadro omaggio all'Abruzzo" , ossia uno sguardo all'Abruzo della poesia, del canto, della danza popolare e della musica, realizzato dagli stessi attori della compagnia S.T.C.M. con la collaborazione del noto antropologo Francesco Stoppa.

 

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